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San Leo: Sindaco Guerra assolto con formula piena

23 lug 2017
Mauro Guerra
Mauro Guerra
Si è conclusa con una assoluzione con formula piena, perché il fatto non costituisce reato, la vicenda processuale che aveva visto il Sindaco di San Leo accusato di concorso in più fatti di peculato legato ai compensi per la realizzazione del Parco Fotovoltaico Comunale, affidata alla partecipata San Leo Energia e Futuro. Grande la soddisfazione di Mauro Guerra, per la sentenza del GUP di Rimini. “E' stata fatta giustizia – scrive in una nota -. Ho scelto la strada del rito abbreviato consapevole della mia innocenza, una strada che poteva implicare un alto margine di rischio, ma che alla fine ha portato al raggiungimento di quello che era l'unico vero obiettivo, l'assoluzione con formula piena, in poco tempo rispetto al rito ordinario”. Il sindaco afferma di aver collaborato alle indagini in tutti i modi, per spazzare via ogni ombra dal proprio operato. “Ora - conclude Guerra - posso dire che volevo esattamente la pronuncia che è stata data”.

Di seguito la nota integrale inviata dal Sindaco Mauro Guerra:
SINDACO di SAN LEO MAURO GUERRA ASSOLTO IN FORMULA PIENA

Esprimo grande soddisfazione per la sentenza emessa mercoledi 19 luglio dal GUP del Tribunale di Rimini che mi ha assolto dall'odiosa accusa di concorso in più fatti di peculato, nonchè i miei rallegramenti perché è stata fatta giustizia.
Assoluzione, in formula piena, perché il fatto non costituisce reato.

Ho scelto la strada del rito abbreviato consapevole della mia innocenza, una strada che poteva implicare un alto margine di rischio, ma che alla fine ha portato al raggiungimento di quello che era l'unico vero obiettivo, l'assoluzione con formula piena, in “poco” tempo rispetto al rito ordinario, che sarebbe potuto durare ben più dei 3 anni.

Da uomo delle istituzioni quale sono, ho riposto fin dall'inizio la massima fiducia nella giustizia. Ho collaborato alle indagini in tutti i modi, cercando di ottenere quanto prima un pronunciamento chiaro ed inequivocabile del Tribunale sia rispetto alla mia responsabilità, sia alla legittimità del mio comportamento.

Ho voluto spazzare via ogni ombra sul mio operato, affinché non rimanesse onta alcuna.

Dal momento in cui sono venuto a conoscenza dell'indagine ho reagito, continuando a stare fra la gente, a presidiare il Municipio, i cantieri, le riunioni, gli eventi, senza demoralizzarmi, anche quando ce n’era abbastanza per perdere la voglia di impegnarsi civicamente.

In attesa del verdetto, ho - con grande sforzo mentale - intensificato il lavoro, giungendofra l'altro , insieme a Giunta e consiglieri, a due storici risultati:
> nel novembre 2016 (finanziaria 2017), la soluzione in grado di consentire il rientro dell’ereditato, enorme e storico "residuo" comunale (debiti), grazie ad un piano di rientro trentennale, frutto di un grande gioco di squadra e di 12 anni di lavoro (di cui 7 durante i miei mandati), affinché fosse normativamente consentito in legge di stabilità 2017
> nel dicembre 2016, alla soluzione istituzionale dei problemi del grande crollo Rupe di febbraio 2014, ivi compreso l’iter definitivo per soddisfare le famiglie evacuate con nuove abitazioni, nonché la destinazione di ulteriori interventi milionari per la Rupe (altri 2.000.000 euro dal Ministero Ambiente)

Ora posso dire che volevo esattamente la pronuncia che è stata data.
Ringrazio l’avvocato Veronica Magnani che ha ben interpretato le intricatissime carte, capito e condiviso l’impostazione, lavorando alacremente, stante la complessità della materia, per l’emersione della verità.

Una vicenda lunga e complessa, legata ai compensi per la realizzazione del Parco Fotovoltaico Comunale, affidata alla partecipata San Leo Energia e Futuro e che si è trascinata per tre anni, finendo per condizionare pesantemente anche l'azione della macchina amministrativa, a danno del cittadino.

E' d'obbligo però ricordare che l'impianto è tuttora indiscutibilmente l’opera pubblica più proficua, a livello ambientale ed economico, mai realizzata dal Comune di San Leo, l’unica opera pubblica che rende più di quanto è costata, garantendo un beneficio netto di almeno 160.000 euro/anno al Comune, ancora per altri 15 anni.

Il tutto ha preso il via da pesanti sospetti provenienti da persone che non hanno agito nell'interesse del Comune, ma che, contrapponendosi all'ente pubblico, hanno fatto più male che bene, sbagliando ingenerosamente a dubitare della mia onestà ed integrità.
Fra le tante negative conseguenze che, secondo me, la cittadinanza ha subito per colpa di tale irresponsabile comportamento, sottolineo il fatto che, essendo previsto per legge che le spese legali per chi ha difeso con successo l'Amministrazione siano a carico dell'ente, andranno accantonati soldi che altrimenti avrebbero potuto essere destinati al bene della collettività.

A coloro, tanti, che mi sono stati vicino fin da subito, famigliari, precedenti ed attuali Consiglieri di maggioranza, dipendenti, amici e sconosciuti, rincuorandomi ed aiutandomi, va il mio sincero ringraziamento. Senza loro e senza la convinzione di non aver fatto nulla di male, non avrei retto.

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