San Pietroburgo: esplosione nella metro, diversi morti

Sono salite a 14 le vittime, secondo media locali e 47 - di cui 6 in gravi condizioni - quelle ferite nell'esplosione nella metro di San Pietroburgo: lo sostiene la ministra russa della Salute Veronika Skvortsova, secondo cui 39 persone sono ricoverate in ospedale. Lo riferisce la Tass. Secondo la ministra, sette persone sono morte sul posto, una durante il trasporto in ambulanza, e altre due in ospedale.
Le esplosioni hanno avuto luogo nella linea blu della metropolitana di San Pietroburgo. A causare le esplosioni nella metro di San Pietroburgo sono stati degli ordigni artigianali con circa 200-300 grammi di tritolo: lo sostiene l'agenzia Interfax citando proprie fonti. Le stazioni della metropolitana coinvolte sarebbero quelle di Sennaya Ploshad e Teknologhiceskij Institut.
Un ordigno inesploso è stato rinvenuto in un'altra stazione della metro di San Pietroburgo, quella di Ploshchad Vosstaniya, ed è stato disinnescato dalle forze dell'ordine.

Ci siamo messi in contatto con Tatiana Egipti, che vive a San Pietroburgo, che ha confermato la situazione complicata nell'importante città russa.
"È successo sulla mia linea della metropolitana, che sta tra il mio lavoro e la mia casa. Per fortuna sono viva! Grazie a Dio, oggi lavoro e non ho usato la metro nell'orario delle esplosioni".
Alle 14, orario in cui è avvenuta la deflagrazione, la metro della seconda città russa è affollata di turisti e lavoratori.
"Anche nell'altra stazione di metro, quella successiva a dove è avvenuta l'esplosione, hanno trovato una bomba. Tutte stazione per la tutta città hanno chiuso. Abbiamo paura, certo".
All'indomani dell'esplosione Tatiana ci ha inviato questa mail:
"Quello che è successo ieri è terribile. Sono 14 morti e 51 feriti. Siamo tremendamente tristi per quello che è accaduto, e abbiamo i giorni di lutto.
Grazie a Dio, sto bene, per fortuna sono vivi i miei amici e la mia famiglia.
Anche io avrei potuto essere là. Uso questa linea della metro due volte al giorno. L'esplosione è successa nel tunnel tra due stazioni alle 14:32.
Una stazione sta quasi nel centro della città, vicino all'altra ci sono diverse sedi sitituzionali, l'università, l'accademia. Perciò in quell'orario nel treno c'erano tanti studenti.
Due delle stazioni metro coinvolte sono molto trafficate, anche perchè stanno vicino alle strade importanti. Subito dopo alle 14:36 tutte le stazioni della metropolitana sono state chiuse alla città. Sono state chiuse anche le strade vicino del posto di esplosione. I soccoritori hanno trasportato i feriti negli ospedali in elicottero.
Poi sull'altra stazione già nel centro della città la seconda bomba è stata trovata, che per fortuna non è esplosa. Mezzi di trasporto sono stati offerti gratuitamente per tutta la sera.
I servizi taxi non bastavano, essendoci una grande quantità di ordini, alcuni di loro hanno lavorato gratuitamente. Ma anche questo non ha salvato la situazione nella nostra grande città e molti cittadini sono andati a casa a piedi, camminando per 3 ore.
È stata dimostrata grande solidarietà e molte persone hanno offerto il loro auto via internet e hanno trasportato tutti gratuitamente. Molti di loro sono ritornati ancora e ancora al centro per portare la gente. E' stato bello!!!
Credo che tutto questo sia stata una sfida al presidente nella sua città natale, nel giorno della sua visitazione a San Pietroburgo. Ma perché un tale prezzo?"


Sgomento e costernazione per l'attentato a #SanPietroburgo. Cordoglio per le vittime e feriti. San Marino solidale a Popolo e Governo russo.

— SegreteriaEsteriSM (@SegrEsteriRsm) 3 aprile 2017

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