Scomparsa di Guerrina Piscaglia, prima notte dietro le sbarre per padre Graziano

Scomparsa di Guerrina Piscaglia, prima notte dietro le sbarre per padre Graziano.
Prima notte in carcere per Padre Gratien Alabi, il frate congolese arrestato ieri a Roma nell'ambito dell'inchiesta per la scomparsa di Guerrina Piscaglia da Ca' Raffaello nel comune di Badia Tedalda, in provincia di Arezzo. L'ipotesi d'accusa nei suoi confronti è quella di omicidio volontario e soppressione di cadavere. Il gip Ponticelli avrebbe escluso ogni complicità disegnando un quadro in cui il frate avrebbe fatto tutto da solo. Ad inchiodare Padre Gratien sarebbero, secondo gli investigatori, la figura di "zio Francesco" che la procura di Arezzo ritiene totalmente inventata e l'sms "tu hai parlato male di un uomo di chiesa" che, dopo la scomparsa della 50enne avvenuta il primo maggio del 2014, partì dal suo cellulare a quello di un frate africano che solo Gratien conosceva. Intanto questa mattina l'avvocato Luca Fanfani si è recato in carcere ad Arezzo per far visita al suo assistito e acquisire le carte, valutare la linea difensiva e preparare l'eventuale ricorso contro l'ordinanza di carcerazione.

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