Scomparso Missoni: a Sumirago riunione dirigenti azienda

Scomparso Missoni: a Sumirago riunione dirigenti azienda.
Nella fabbrica della famiglia Missoni a Sumirago, edificio che si trova a poca distanza dalla villa di famiglia, riunione dei dirigenti della griffe. A quanto si è appreso, infatti, al momento non ci sarebbe nessuno della famiglia in casa in quanto sarebbero tutti in vacanza all'estero, in varie parti del mondo. La villa, che è circondata da un parco, appare silenziosa e sulla porta si è visto solo un custode. La riunione è stata convocata, in attesa di sviluppi, per tenere i contatti tra i vari membri della famiglia che si trovano in vacanza e le autorità in Venezuela.
Attualmente nella fabbrica non ci sono dipendenti per via del periodo festivo. In questi giorni, tra l'altro, a Sumirago non c'è il sindaco che si trova all'estero in vacanza.
"La famiglia Missoni ha chiesto il massimo riserbo sulla vicenda": lo ha detto conversando al telefono con l'ANSA il sindaco di Sumirago, Mauro Croci, che attualmente è in vacanza in Spagna. "Il mio vice - ha spiegato il sindaco - ha sentito alcuni familiari stamani dopo la notizia e loro gli hanno chiesto il riserbo. Io la famiglia Missoni la conosco bene, l'ultima volta che ho parlato con Vittorio è stato poco prima di Natale, in occasione della festa di auguri che tradizionalmente fanno ogni anno in azienda". "Questa dei Missoni - ha concluso - è una realtà molto importante per il paese. Tra l'altro Vittorio è un grande appassionato di calcio e finanzia la squadra locale".
"Siamo in attesa di novità dal Venezuela. Ho parlato al telefono con alcuni familiari. So che le ricerche riprenderanno nelle prossime ore": lo ha detto Paolo Marchetti, direttore generale della Missoni, parlando con i giornalisti davanti all'azienda, dopo la riunione "di livello operativo" con altri dirigenti della Spa. "Non so quando i Missoni rientreranno a Sumirago" ha aggiunto in risposta alla domanda dei cronisti sugli spostamenti della famiglia i cui componenti sono in vacanza.
Il "massimo impegno" nelle ricerche dell'aereo è stato assicurato dalle autorità di Caracas al governo italiano. Lo riferiscono fonti della Farnesina. Il ministro degli Esteri Giulio Terzi segue personalmente la vicenda, mentre la Protezione civile venezuelana è in stretto contatto con i funzionari italiani a Caracas. E' stata anche attivata una unità navale specializzata in ricerche oceanografiche.


"All'ipotesi di dirottamento io non ci credo molto". E' il punto di vista di Romolo Guernieri, padre di Bruna Guernieri, la donna di Ponzano Veneto (Treviso) scomparsa con il marito, Paolo Durante, e le figlie, Emma e Sofia, durante un volo turistico di collegamento fra Caracas e Los Roques, in Venezuela, il 4 gennaio del 2008. Per il genitore, dunque, la coincidenza delle date con l'episodio del tutto simile, avvenuto poche ore fa, ai danni di alcuni passeggeri italiani fra cui lo stilista Vittorio Missoni, significa ben poco se prima non si affronta una seria campagna di ricerche per individuare eventuali relitti finora mai trovati. "Il prossimo 18 gennaio - spiega Guernieri - dovrebbe finalmente partire una nave attrezzata fornita da una ditta americana alle autorità venezuelane, a bordo della quale ci saranno anche l'ammiraglio della Marina militare Giovanni Vitalioni, e Mario Pica, ex pilota dell'Aeronautica militare e nostro consulente". La ricerca sarà finanziata in parte dal Venezuela e in parte dall'Italia e si svolgerà all'interno di un perimetro di mare concordato. Scarso significato, per Guernieri, avrebbe anche una registrazione audio di conversazioni fra la torre di controllo ed il comandante del velivolo scomparso in cui si dichiarava la presenza di 18 persone a bordo contro i 14 indicati nella lista d'imbarco ufficiale. "In quel Paese - riflette - purtroppo le bugie sono la normalità". "Prima di indagare sul dirottamento - insiste perciò - bisogna escludere ogni altra ipotesi, e questo lo si può fare solo con una ricerca finalmente accurata". Rispetto al nuovo evento, Guernieri si dice speranzoso che il coinvolgimento, in questo caso, di "un nome famoso" permetta di ridare nuovo slancio all'argomento. "Mi permetto di invitare la famiglia Missoni a contattarmi - conclude - perché, nel mio piccolo, grazie all'esperienza maturata in questi anni, sarei lieto di fornire qualche utile suggerimento di comportamento".

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