Scontri Rimini, in attesa delle denunce tengono banco le polemiche

Scontri Rimini, in attesa delle denunce tengono banco le polemiche.
A Rimini la Digos è al lavoro per identificare i responsabili degli scontri di sabato, che provengono da varie parti d'Italia. Al vaglio i filmati, si prevede raffica di denunce, per il momento tengono banco le polemiche. I fatti sono quelli del corteo dell'8 settembre a Marina Centro, con immagini di forte impatto. Per evitare che il Corteo di Forza Nuova venisse a contatto con i Centro Sociali si è resa necessaria una carica di alleggerimento da parte delle forze dell'ordine. Il segretario nazionale di Forza Nuova Roberto Fiore è intervenuto specificando che la piazza da loro regolarmente richiesta ed ottenuta “era stata ceduta ad un gruppo di anarchici con maschere antigas, armi e volto coperto, che non avevano nessun permesso e minacciavano violenze”. Tra i feriti una poliziotta, rimasta contusa in maniera non grave, ed una decina di militanti di estrema destra. Molti i filmati in mano agli inquirenti per far scattare le segnalazioni all'autorità giudiziaria. Tolleranza zero anche per le scritte che hanno deturpato la Vecchia Pescheria, con slogan antifascisti, subito ripulite da Comune e Soprintendenza.

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