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Si barricano in chiesa e sgozzano il prete, continua il terrore in Francia

26 lug 2016
Saint-Etienne-du RouvrayAncora terrore in Francia: sgozzato un prete
Ancora terrore in Francia: sgozzato un prete - Sembra senza fine, ormai, la scia di terrore che sta interessando l'Europa. Dopo la strage di Nizza,...
Squilibrati”. In questo modo, inizialmente, fonti di stampa avevano definito gli autori dell'assalto alla chiesa di Saint-Etienne-du Rouvray. Solo in seguito – di fronte a fatti inoppugnabili – si è iniziato a parlare di terrorismo di matrice islamista. Un copione che si ripete dopo Nizza, dopo la sfiorata strage di Ansbach. Anche in questo caso chi è entrato in azione ha raccolto l'invito del Califfato ad uccidere con qualsiasi mezzo a disposizione. Hanno fatto irruzione nella chiesa nei pressi di Rouen, allora, i 2 assassini, mentre si stava celebrando la Messa mattutina. Armati di coltelli – e al grido di Allah è grande - hanno preso in ostaggio il parroco, l'84enne Jacques Hamel, 2 suore ed alcuni fedeli. Inneggiavano al DAESH quando hanno barbaramente ucciso, sgozzandolo, il prete; prima lo avevano fatto inginocchiare. Feriti anche 3 ostaggi; uno dei quali gravemente. Poi il blitz delle teste di cuoio, che hanno eliminato i terroristi; entrambi abitavano a Rouen. Uno di loro era stato condannato nel 2015 per aver tentato di arruolarsi tra le fila degli jihadisti in Siria; ma sarebbe stato liberato a marzo e posto sotto sorveglianza con il braccialetto elettronico. Dopo la strage l'immancabile rivendicazione dell'ISIS. Nel luogo del massacro sono stati ritrovati anche un dispositivo esplosivo ed un'arma finta. E pensare che quella stessa chiesa era stata inserita – da uno studente algerino - nella lista di luoghi di culto cattolici da colpire. Il ragazzo era poi stato arrestato dopo aver ucciso una maestra di fitness. Inevitabili le critiche, a questo punto, per la gestione della sicurezza. “Daesh ci ha dichiarato guerra – ha dichiarato il Presidente Hollande -; siamo ancora una volta di fronte a una prova gravissima”. Dal Papa una condanna ad “ogni forma di odio”; Francesco si è detto turbato dal fatto che l'attacco sia avvenuto durante la messa.

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