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Sindacato discoteche al Tar per salvare il Cocoricò

3 ago 2015
interno Cocoricò
interno Cocoricò
Ricorso d'urgenza al Tar e richiesta di un incontro con il ministro dell''Interno Angelino Alfano: sono queste le prossime mosse del Silb, il sindacato italiani locali da ballo. "Chiederemo al Tar che venga data la possibilita' alla discoteca Cocorico' di riaprire, chiederemo ad Alfano di cambiare l''articolo 100 del Tulps (testo unico delle leggi di pubblica sicurezza)": a dare l''annuncio e' Gianni Indino, presidente del Silb Emilia-Romagna. "Quattro mesi di chiusura e'' una misura senza cognizione- dice, commentando la decisione del Questore seguita alla morte per ecstasy del 17enne Lamberto Lucaccioni, dopo una serata passata nel locale romagnolo- l''impressione e'' che si sia voluto punire la discoteca dopo avere calcolato la somma degli avvenimenti accaduti negli ultimi anni, avvenimenti per cui, invece, il Cocorico' era gia' stato punito, a colpi di multe e sospensioni della licenza. Che senso puo'' avere?". Comunque, "me l''aspettavo- continua Indino- conosco la legge italiana, sebbene non sempre la condivida". E sottolinea: "In tutta questa vicenda, c''e'' una famiglia che piange un ragazzo, alla quale esprimiamo tutta la nostra solidarieta'. Poi, c''e'' un''azienda costretta a chiudere per quattro mesi, che mettera' in strada oltre 200 famiglie, che da un giorno all''altro si troveranno uno stipendio in meno, in un momento difficile come questo (preoccupazione condivisa in una nota anche dall'Ugl di Forli'-Cesena e Rimini, ndr). Infine, c'e' il ragazzo che ha venduto la droga a Lamberto Lucaccioni: ha l'obbligo di dimora serale, per il resto continua a vivere la sua vita. Ecco, tutto cio' e' ingiusto: come si puo' pensare che l''unico colpevole di questa disgrazia sia il Cocorico'?". E cita il figlio, che sui social scrive: "Nella mia vita, nessuno mi ha mai costretto a mettere una pasticca in bocca".

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