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Siri indagato per autoriciclaggio. Il suo legale: "mutuo regolare, lui estraneo ai fatti"

31 lug 2019
Armando Siri, foto ansa
Armando Siri, foto ansa

Il senatore leghista Armando Siri, riporta l'ansa, risulta indagato a Milano per autoriciclaggio nell'inchiesta con al centro i due mutui, ritenuti 'anomali', concessi dalla Banca Agricola di San Marino, il primo dei quali utilizzato per l'acquisto di una palazzina a Bresso, nel milanese. Nei giorni scorsi, la Guardia di Finanza ha effettuato perquisizioni in relazione al secondo mutuo presso la TF Holding srl e presso persone e società, anche a Verona, coinvolte nell'operazione.

Anche Luca Perini, capo della segreteria di Siri, è indagato insieme al senatore leghista per lo stesso reato. I pm Sergio Spadaro e Gaetano Ruta hanno inoltre inviato al senato una richiesta di autorizzazione al sequestro di un computer trovato nella disponibilità di Perini ma che il capo segreteria ha detto essere di Siri. In questi giorni, sono state sentite diverse persone mentre le perquisizioni della Gdf a Verona riguardano un'imprenditrice che avrebbe introdotto Siri alla banca sammarinese alla quale, in base a un report trasmesso dall'autorità giudiziaria di San Marino a Milano, è responsabile di amministrazione infedele (reato presupposto dell'autoriciclaggio).

"Il mutuo concesso al senatore Siri nell'ottobre 2018 per l'acquisto di un edificio a Bresso è del tutto regolare": Fabio Pinelli, avvocato di Armando Siri, lo ha sottolineato in una nota in cui ha spiegato che il parlamentare leghista "si dichiara completamente estraneo a qualsivoglia ipotesi di reato e confida in un rapido accertamento dei fatti".

"Che il mutuo sia regolare, ha proseguito Pinelli, lo ha spiegato ieri anche la Banca Agricola Sammarinese in un comunicato in cui ha dichiarato di aver "mostrato assoluta attenzione ai profili reputazionali, prontamente riscontrando, in questa come in altre occasioni, le richieste dell'autorità, cui resta a disposizione per gli ulteriori chiarimenti che si ritenessero opportuni o necessari" e aggiungendo che "la banca presidia quotidianamente tutte le proprie ragioni di credito e che il mutuo concesso al Sen. Siri non ha determinato alcun tipo di danno all'istituto". "La regolarità del mutuo - ha ricordato - è stata, d'altronde, rappresentata dal diretto interessato già a maggio alla Procura della Repubblica di Roma, consegnando ai magistrati tutta la documentazione in possesso, in totale trasparenza e dimostrando da subito la massima collaborazione con l'autorità giudiziaria".


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