Siria: Governativi avanzano nella città vecchia di Aleppo

“Truppe siriane lealiste si stanno ammassando dentro e fuori Aleppo per condurre una vasta offensiva di terra”, ha annunciato proprio oggi Al Jazeera. Ma la news rilanciata dall'emittente satellitare qatariota appare già “vecchia”, superata da un'analisi di ciò che sta avvenendo sul campo di battaglia. Perché le truppe dell'Esercito Siriano, supportate da Hezbollah e dai combattenti palestinesi della brigata al Quds, hanno già conquistato – dopo durissimi combattimenti – aree strategiche della città, come il campo profughi di Handarat e il centralissimo distretto di Farafira, a ridosso della Cittadella. Per le milizie ribelli e i qaedisti di Jabath Fateh al-Sham – accerchiati ad Aleppo Est - la situazione, insomma, è critica. Gruppi di attivisti parlano di 2 ospedali colpiti da raid aerei delle forze governative, ma la notizia non può essere verificata in modo indipendente. E proprio sulla copertura mediatica del conflitto si è espresso, proprio in queste ore, l'arcivescovo maronita della città. “La stampa occidentale – ha dichiarato Joseph Tobji – continua a non raccontare quello che accade in maniera oggettiva. La fonte di riferimento è questo fantomatico Osservatorio per i diritti umani, un ufficio di qualche persona davanti al computer, situato a Londra. C’è qualcosa che non torna. Posso testimoniare che tra la popolazione che vive a Aleppo ovest, dove è concentrata la larghissima maggioranza dei civili, l’intervento dei russi è stato accolto con sollievo, perché ha fermato o almeno rarefatto i lanci di artiglieria che arrivavano dai quartieri in mano ai gruppi armati”.

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