Siria: la tregua non regge e si sospetta l'uso di armi chimiche

Siria: la tregua non regge e si sospetta l'uso di armi chimiche.
In Siria le armi non tacciono nonostante la tregua proclamata dall'Onu. Secondo l'osservatorio nazionale siriano l'esercito avrebbe utilizzato agenti chimici in bombardamenti nel sobborgo di Ghouta. Diffuso anche un video in cui si vede un bambino morto mentre altre 18 persone esposte al gas, sarebbero state trattate con ossigeno. Per Mosca, le notizie sull'uso di armi chimiche da parte delle truppe di Assad sono "una provocazione" mirata a sabotare la tregua. Il ministro della difesa russo ha dichiarato che a partire da domani, per cinque ore al giorno, dalle 9 alle 14, saranno osservate delle "pause umanitarie" per consentire ai civili di abbandonare la zona.
Intanto forze speciali della polizia e della gendarmeria turca sono entrate stamani nell'enclave curda di Afrin, nel nord-ovest della Siria, sotto attacco di Ankara da oltre un mese. Le forze armate turche hanno fornito stamani un nuovo bilancio dell'operazione 'Ramoscello d'ulivo', indicando in 2.059 il numero dei "terroristi" curdi e dell'Isis "neutralizzati" - cioè uccisi, feriti o fatti prigionieri - ma le cifre non sono verificabili in modo indipendente.

l.s.

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