Strage Orlando: critiche all'Fbi. "Ora basta armi"

Strage Orlando: critiche all'Fbi. "Ora basta armi".
Il giorno dopo il massacro al locale gay di Orlando emergono le prime critiche all'Fbi in quanto, nonostante il Omar Mateen fosse stato interrogato tre volte, due nel 2013 e una nel 2014, per sospetti legami al terrorismo, ha potuto comunque acquistare legalmente un fucile e una pistola la settimana scorsa. Nella strage sono morte 50 persone per mano del killer e Orlando è come paralizzata. ''Un altro 11 settembre'', ''abbiamo fatto la storia, ma non in senso positivo'': ora ''basta armi''. Decine di persone si radunano vicino al Pulse, il locale gay di Orlando teatro della più sanguinosa sparatoria della storia americana. Le strade sono chiuse, il silenzio è interrotto solo da un elicottero che perlustra l'area e la città, che sembra spettrale. Intanto filtrano lentamente i primi nomi delle vittime, mentre molti sono ancora dispersi e i loro famigliari attendono informazioni dalle autorità. Tra le vittime accertate c'è anche Eddie Justice, il trentenne che ha inviato messaggi alla madre dal Pulse mentre era tenuto in ostaggio. Era nascosto nel bagno delle donne da dove inviava sms alla madre Mina chiedendo disperatamente aiuto.

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