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Strage Parigi: minuto di silenzio nel Paese. Intanto è caccia all'ottavo terrorista

16 nov 2015
caccia all'ottavo terrorista
caccia all'ottavo terrorista
Parigi prova a riprendere la vita quotidiana dopo lo choc degli attentati, in un clima di altissima tensione, scandita da continui falsi allarmi. A mezzogiorno tutta la Francia si è fermata per un minuto di silenzio in memoria delle 129 vittime; il Presidente Hollande era a Versailles. Intanto proseguono senza sosta le indagini. Nella notte ci sono state 168 perquisizioni nelle case di individui sospetti. 23 gli arresti; sequestrate 31 armi, tra cui alcune da guerra. La polizia avrebbe identificato altri due kamikaze, uno morto al Bataclan e l'altro vicino allo Stade de France. Uno dei due era oggetto di un mandato di arresto internazionale per violazione della libertà vigilata ed era indagato per una vicenda legata al terrorismo. I servizi di sicurezza belgi sospettano intanto che dietro gli attentati ci sia Abdelhamid Abaaoud: il cervello della cellula di jihadisti neutralizzata dalla polizia belga a Verviers a gennaio scorso, ancora latitante. Attenzione altissima anche nel resto d'Europa, il premier britannico Cameron ricorda che la polizia “ha sventato sei attentati terroristici negli ultimi sei mesi”. A Mosca continuano gli allarmi bomba, evacuata la stazione ferroviaria di Kurski dopo una telefonata anonima.

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