FORZE DELL'ORDINE

"Stretta di Pasqua": ad essere sanzionati perlopiù italiani in "gita fuori porta" senza giustificazione

Super lavoro delle forze dell'ordine, I sammarinesi hanno rispettato le regole più severe dei tre giorni di festa

La stretta di Pasqua promuove la disciplina dei sammarinesi. Ad essere sanzionati, perlopiù, italiani che si trovavano in territorio e nei bar di San Marino senza una valida motivazione Cittadini ed esercenti sammarinesi si sono adeguati con scrupolo alla cosiddetta “stretta di Pasqua”, l'inasprimento delle norme già previste dai decreti ma che nella giornata di sabato domenica e lunedì dell'Angelo, (3, 4 e 5 aprile), avevano introdotto tra le altre cose il coprifuoco anticipato alle 20.

Gendarmeria, Polizia Civile e Guardia di Rocca hanno intensificato i controlli nei tre giorni in questione con servizi specifici di prevenzione, che hanno impegnato 50 pattuglie e che hanno riguardato l'intero territorio sammarinese: 247 posti di controllo sul territorio e ai confini. Ben 128 le attività economiche controllate: bar e ristoranti, nonostante i malumori sollevati nei giorni precedenti, hanno rispettato la decisione di anticipare la chiusura alle 15,30 ed i distanziamenti e se qualche sanzione è stata elevata ha riguardato avventori non residenti in territorio e che non avevano motivazione che giustificasse la loro presenza sul territorio sammarinese.

Proprio la mobilità, intesa come presenza senza motivazioni di non residenti a San Marino, è stata la motivazione principale tra le 28 sanzioni elevate dalle autorità di Polizia della Repubblica: le altre riguardano l'utilizzo della mascherina e gli assembramenti.
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