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Chi è il capo della banda Guerlin Butungu, parla la cooperativa che gestisce il servizio di accoglienza di Pesaro

3 set 2017
l'arrivo di Guerlin Butungu in questura
l'arrivo di Guerlin Butungu in questura
Guerlin Butungu il 25 novembre del 2015 entra nella prima accoglienza nella comunità di Acquaviva di Cagli. Dopo aver ricevuto lo status di rifugiato per motivi umanitari entra nello Sprar Invictus di Pesaro da settembre 2016 fino al 22 aprile 2017 abitando nella struttura collettiva Casa Freedom di Pesaro che accoglie 15 rifugiati.
Ha seguito corsi per cameriere dal 19 dicembre 2016 all'11 gennaio 2017 nel ristorante fanese “La Perla”. Ha svolto anche un tirocinio lavorativo prima di lasciare lo Sprar.
Secondo Cristina Ugolini, la responsabile della Sezione Migranti della Cooperativa Labirinto di Pesaro che gestisce il servizio, il giovane congolese non avrebbe: “Mai creato problemi né avuto comportamenti inadeguati, seguendo le regole del servizio”.
Chi lo conosce aveva notato negli ultimi tempi una cura negli abiti, particolarmente costosi, che aveva provocato qualche domanda alla quale Butungu aveva risposto elusivamente. Non è arrivato via terra, probabilmente dalla rotta mediterranea. Stando a quello che ha dichiarato in accoglienza sarebbe stato torturato, riportando danni a due dita di una mano. Avrebbe detto di aver subito queste torture in Libia.

Valentina Antonioli

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