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Tangenti San Marino: da carte "Conto Mazzini" spunta trattativa per casinò

22 gen 2015
Tangenti San Marino: da carte "Conto Mazzini" spunta trattativa per casinòTangenti San Marino: da carte "Conto Mazzini" spunta trattativa per casinò
Tangenti San Marino: da carte "Conto Mazzini" spunta trattativa per casinò - Nel 2004 alcuni esponenti politici di San Marino contrattarono, durante un viaggio in Russia, l'aper...
Nel 2004 alcuni esponenti politici di San Marino contrattarono, durante un viaggio in Russia, l'apertura di un casinò. Il dato emergerebbe da un documento sequestrato dalla magistratura sammarinese nell'ambito dell'indagine sul 'conto Mazzini', su una presunta associazione a delinquere che avrebbe legato la politica del Titano alle tangenti del mondo imprenditoriale anche estero. Indagine che ha già prodotto l'arresto di due ex ministri, Claudio Podeschi e Fiorenzo Stolfi. Secondo il documento ci sarebbe stato un incontro a Mosca e la firma di un accordo che impegnava il Governo sammarinese a legiferare in linea con gli interessi economici dei partner stranieri in materia di telecomunicazioni, giochi della sorte, hotel di lusso. A quel viaggio parteciparono proprio Stolfi e Podeschi all'epoca rispettivamente ministro degli Esteri socialista e capogruppo della Democrazia cristiana, Mauro Chiaruzzi, segretario del partito dei socialisti e dei democratici, e Giovanni Lonfernini, segretario della Democrazia cristiana. La documentazione è stata sequestrata dalla magistratura sammarinese in seguito al sequestro cautelare per centinaia di milioni di euro su beni e conti correnti di Giuseppe Roberti, indagato nell'inchiesta 'conto Mazzini' e socio della Banca Commerciale sammarinese, istituto di credito non più esistente, ma sul quale gli inquirenti pensano sia passato il flusso di denaro frutto di tangenti. Il documento porterebbe la firma di Armen Sarkissian, ambasciatore a disposizione a Mosca sammarinese, e l'ingegnere Pietro Silva che come scrive la magistratura sammarinese "consapevolmente ricoprì ruolo di prestanome" di Podeschi. Gli eventuali investimenti stranieri dovevano passare attraverso la società appositamente costituita Eurasia San Marino srl. Ora la magistratura dovrà appurare anche se in quell'occasione vi fu il pagamento di una tangente da 150 mila euro per ogni politico sammarinese e se vi è traccia a distanza di 11 anni di quei soldi.
Nell'ambito della cosiddetta Tangentopoli sammarinese la magistratura del Titano apre i conti correnti di Gabriele Gatti, uomo centrale della democrazia cristiana dagli anni Ottanta in poi. Si tratta di un'indagine al momento definita "bancaria" perché nessuna contestazione è stata formalizzata a Gatti, né risulta un'iscrizione nel registro degli indagati per l'ex ministro degli Esteri sammarinese. Gli inquirenti del Titano, coordinati dal commissario della legge Alberto Buriani, stanno indagando su un'associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio delle tangenti, al voto di scambio e al controllo delle elezioni. Nell'inchiesta sono finiti così, al momento, due ex ministri, il democristiano Claudio Podeschi e il socialista, Fiorenzo Stolfi. Entrambi sono stati arrestati. E' proprio sulla base delle dichiarazioni accusatorie, rese dai due ex segretari di Stato che la magistratura ha avviato l'indagine bancaria su Gabriele Gatti, protagonista della politica democristiana e sammarinese fino agli inizi del 2000 ed in buoni rapporti anche con governi italiani.(ANSA)

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