"Tangentopoli veneta": confermate in appello le condanne di primo grado

Il Giudice d'Appello Caprioli ha confermato le condanne inflitte in primo grado per associazione a delinquere - a 2 anni e 6 mesi di prigionia – nei confronti di Piergiorgio Baita – ex AD della Mantovani Costruttori -, Claudia Minutillo, e l'ex console William Colombelli. L'accusa era quella di aver costituito, tramite false fatture, fondi neri per il pagamento di tangenti legate alla realizzazione del Mose. Giudicata inammissibile, invece, la richiesta dei legali della Minutillo – ex segretaria di Giancarlo Galan -, di annullare la remissione degli atti in istruttoria per il presunto riciclaggio della loro assistita. Se si andasse a giudizio, e vi fosse una condanna, non sarebbe da escludersi una confisca milionaria per equivalente. Dopo la lettura del dispositivo, il Commissario della Legge Battaglino è passato alla trattazione del processo – per falsità in scrittura privata – che vedeva imputato Gianfranco Ercolani: il 70enne sammarinese coinvolto, anni fa, in una pesante vicenda giudiziaria a Cuba. In questo caso era accusato di aver alterato il contenuto di una quietanza , e questo – secondo gli inquirenti – perché risultasse saldato un debito di 9.000 euro che l'imputato avrebbe avuto, dopo la separazione, verso la ex moglie. La scrittura privata, peraltro, era stata utilizzata per opporsi all'esecuzione richiesta da quest'ultima in una causa civile. Non c'è la prova provata – ha detto la Difesa – che quel documento sia stato contraffatto”. Da qui la richiesta di assoluzione o, in subordine di perdono giudiziale, vista anche l'età di Ercolani, che proprio oggi – curiosamente – compiva gli anni. Il PF, dal canto suo, ha chiesto che l'eventuale perdono fosse subordinato al pagamento della somma reclamata dalla Parte Civile. Il Giudice ha infine deciso per una condanna a 3 mesi e 15 giorni di prigionia e 300 euro di multa. Ercolani potrà comunque chiedere di essere affidato ai servizi sociali. Già annunciato appello – tuttavia - dal legale dell'imputato. Di oggi anche la notizia del rinvio a giudizio, per riciclaggio, della venezuelana Nusat Del Valle Duran Perez – modella e attrice di fiction –, e del bolognese Marco Nerozzi. I due avrebbero trasferito ed occultato, in Repubblica, circa 1 milione e mezzo di euro, e 538.000 dollari: somme che deriverebbero – secondo l'accusa – dal reato di sfruttamento della prostituzione.

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