Il Tar respinge la richiesta di sospensiva della chiusura del Cocoricò.

Il Tar respinge la richiesta di sospensiva della chiusura del Cocoricò..
Il Tar dell'Emilia Romagna ha respinto l'istanza di sospensiva del provvedimento di chiusura presentata dal Cocoricò, rinviando al 10 settembre la discussione in Camera di Consiglio. Una decisione che ha fatto infuriare il popolo della Rete. C'è anche chi, come sempre, oltrepassa il limite: sono più di una cinquantina le minacce di morte rivolte al Questore di Rimini Maurizio Improta. Atti “inaccettabili” secondo lo stesso patron del locale. "Apprendo solo ora via internet - scrive su Facebook Fabrizio De Meis, che una settimana dopo la morte del ragazzo aveva lasciato la carica di amministratore del gruppo Cocoricò - che il Questore di Rimini Maurizio Improta ha ricevuto minacce di morte a seguito del provvedimento di chiusura di 4 mesi della discoteca Cocoricò. Ritengo tutto ciò inqualificabile ed inaccettabile. Si possono avere idee diverse ma vanno manifestate sempre con civiltà e rispetto verso tutte le istituzioni che hanno il difficile compito di governare un territorio". "Stiamo cercando - aggiunge - nel rispetto della legge e nel rispetto dei ruoli di riuscire a sospendere il provvedimento di chiusura ma ribadiamo in maniera netta, forte e chiara, l'assoluto rispetto delle istituzioni, e la nostra posizione contro ogni forma di violenza anche verbale". Il locale riccionese martedì ospita un dibattito sulla droga al quale partecipano la comunità di San Patrignano e noti Dj.

L.F.

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