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Torna l'incubo cani avvelenati: denunciati due nuovi casi a Faetano

Accertamenti in corso. L'indignazione dell'Apas: "Siamo stanchi dell’impotenza davanti a questi fatti, chiediamo giustizia!"

di Silvia Fabbri
4 giu 2025

Una piaga sociale che non si arresta. Denunciati due nuovi casi di avvelenamento di cani, questa volta a Faetano. E' accaduto nell'area sgambamento del Castello: colpiti due cani giovani, entrambi della stessa stessa proprietaria e addestrati per il soccorso; hanno ingerito sostanze che nel giro di poche ore hanno dato i classici sintomi da intossicazione. Uno dei due, un labrador di 5 anni, non ce l'ha fatta; l'altro è in osservazione.

Sgomento e indignazione dell'Apas: “Siamo stanchi dell’impotenza davanti a questi fatti – tuona – chiediamo giustizia! Non conosciamo ancora con certezza le responsabilità di questo ennesimo atto criminale – evidenzia in una nota l'associazione -, se si tratti del solito noto, attualmente agli arresti domiciliari, ma avvistato più volte in circolazione sul territorio, o se invece vi siano complici o azioni di depistaggio”.

La zona colpita si trova comunque a pochi passi dal Rifugio ed è frequentata anche dai volontari Apas in passeggiata con i cani. “Alla luce delle minacce ricevute in passato, - mandano a dire - non possiamo escludere che questo atto rappresenti un messaggio intimidatorio”.

I veterinari del Dipartimento Prevenzione hanno già effettuato un sopralluogo. Sul posto Ugraa, Gendarmeria e Protezione Civile. L'area di sgambamento è stata chiusa al pubblico, affissi cartelli di allerta, e avviate le operazioni di bonifica. In corso accertamenti sui campioni di sostanza rigurgitata dai cani; analisi anche sulla salma dello sfortunato animale deceduto.

L'invito alla cittadinanza è ad evitare passeggiate e soste con i propri cani nella zona di Faetano e a prestare la massima attenzione in qualsiasi area verde del territorio. “Chiunque noti comportamenti anomali, esche o sostanze sospette – esorta infine la Protezione Animali – è pregato di contattare immediatamente la Centrale Operativa Interforze al numero 0549 888888”.





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