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Gdf "Torre d'Avorio": il Generale Capolupo svela i dettagli dell'operazione

13 apr 2016
Saverio CapolupoIl Generale Capolupo svela i dettagli dell'operazione Torre d' Avorio
Il Generale Capolupo svela i dettagli dell'operazione Torre d' Avorio - Il Comandante Generale della Guardia di Finanza parla di San Marino in un convegno a Roma sulla fisc...
Il Comandante Generale della Guardia di Finanza, Saverio Capolupo parla di San Marino durante un convegno nella Nuova Aula del Palazzo dei Gruppi Parlamentari: da un lato il riconoscimento degli sforzi compiuti da San Marino nell'adeguamento agli standard internazionali, dall'altro l'auspicio della collaborazione automatica, perché – ha sottolineato - "se l'illecito fiscale è un fenomeno globale la risposta deve essere globale, non può essere affrontato con le tradizionali metodologie di controllo''. Sintetizzato dal podio per ovvie ragioni di tempo, il testo integrale di quell'intervento punta dritto però su uno dei temi più caldi del momento, ovvero l'operazione Torre d'Avorio, dando in sostanza una spiegazione di quanto sta accadendo a San Marino. Precisazioni che finora nessuno aveva mai fornito, almeno pubblicamente. Il filone investigativo in atto – riporta un primo passaggio – riguarda “diverse migliaia di soggetti, anche non residenti, che avrebbero effettuato, nel periodo 2006-2014, ingenti movimentazioni finanziarie da e verso la Repubblica di San Marino, potenzialmente in violazione degli obblighi in materia di monitoraggio fiscale”. Si legge inoltre che “al termine di una prima fase di analisi ed elaborazione dati, sono state individuate diverse migliaia di posizioni connotate da significativi profili di rischio, nei cui confronti i Reparti delle Fiamme Gialle hanno avviato i necessari approfondimenti”. Infine si entra nel dettaglio: l'indagine punta su "persone fisiche, anche titolari di partita Iva, che risultano aver movimentato flussi finanziari da e verso il Titano per importi complessivamente superiori a 10.000 euro in almeno un’annualità, pur non avendo compilato 'il quadro RW' della dichiarazione dei redditi; ma soprattutto “ulteriori soggetti iscritti all’AIRE, l'anagrafe degli Italiani residenti all’estero, emigrati verso San Marino, ognuno dei quali risulta aver movimentato, nel periodo 2009-2014, flussi finanziari da e verso la Repubblica del Titano per importi pari o superiori a 100.000 euro”. Numeri ed elementi indicativi, dunque, delle linee d’azione del Corpo nel contrasto all’evasione internazionale. La questione non ha lasciato indifferenti nemmeno i parlamentari italiani che da tempo seguono da vicino i rapporti italo-sammarinesi, cauti ora nel rilasciare ogni commento. Di certo si sa che i rappresentanti dell'Aire hanno chiesto un incontro questo sabato al deputato riminese del Pd, Tiziano Arlotti: facile ipotizzare l'argomento.

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