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Tribunale: colazione e sigarette con la Smac dell'amica. 61enne condannata

La donna era anche accusata del furto del portafogli. Giornata di udienze ai Tavolucci

17 gen 2023
Tribunale di San Marino. Immagine di repertorio

Un'amicizia compromessa per qualche spicciolo. A volte sono udienze apparentemente di poco conto ad offrire uno spaccato sociale attendibile. E quanto ricostruito oggi fa riflettere. Assente l'imputata; una 61enne di Dogana, accusata fra le altre cose di furto. Ma sono le modalità a colpire. Ne ha parlato, davanti al Giudice Morsiani, la stessa parte lesa, visibilmente provata dalla vicenda. Era il febbraio del 2020, e la donna aveva da poco ricevuto una notizia luttuosa; in casa con lei, visto il momento, l'amica. Che approfittando di una momentanea assenza le avrebbe tuttavia sottratto il portafogli. Inizialmente la proprietaria pensò di averlo smarrito. A stretto giro emersero però due transazioni effettuate con la Smac: neppure 9 euro; una colazione e un pacco di sigarette.

E poi l'amara scoperta; da un'immagine, ripresa dalle telecamere del bar, riconobbe il volto dell'amica. Scoppiai a piangere, ha ricordato; parlando probabilmente di un atto di disperazione, considerate le condizioni economiche difficili nelle quali pare versi l'imputata. Quest'ultima, all'epoca, dichiarò agli inquirenti come fosse stata la stessa proprietaria a darle la Smac per quelle piccole spese; come segno di gratitudine. Versione che non ha convinto il Commissario della Legge. 8 mesi la condanna, pena sospesa. Vi erano anche 150 euro nel portafogli, che non venne mai ritrovato.

L'Aula di Tribunale, si diceva, come specchio del Paese; dove a fronte di storie imprenditoriali di successo non mancano scommesse perdute. Come quella di un giovane milanese; supportato dal padre divenne amministratore di una società a San Marino. Ma dopo gli entusiasmi iniziali arrivò la crisi. Tecnico l'oggetto del contendere, relativo alla tenuta delle scritture contabili. L'imputato ha dichiarato con rammarico di aver prestato poca attenzione a questo ambito. Il Procuratore del Fisco ha riconosciuto tuttavia come non vi fosse intenzione di pregiudicare le ragioni dei creditori. Così il Giudice. 2 mesi d'arresto, infine, la pena; con il beneficio della sospensione condizionale.





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