Il violento nubifragio provoca due morti a Rimini

A Rimini, anche due morti per il nubifragio di ieri. In tilt tutto il sistema fognario, da mare a monte, allagato persino il centro storico.
Strade come fiumi in piena, acqua che invade case e negozi, alberghi e aziende. In un'ora 123 millimetri di pioggia, fino a 4 millimetri al minuto; così solo nel 1920. Presto per arrivare a una stima dei danni. Da ieri presi d'assalto i centralini di Protezione civile, 118, vigili del fuoco, che contano già centinaia di chiamate evase, ma ancora decine sono quelle in lista d'attesa - interventi in abitazioni, garage, cantine. Attivati i rinforzi, tutte le squadre al lavoro senza sosta, necessario anche l'uso delle idrovore, si agisce per priorità. Rimini divisa dal mare d'acqua – ieri sottopassi tutti chiusi, allagati e inagibili a rendere impossibile il collegamento fra mare e monte e trasformati, in pochi minuti, in trappole per gli automobilisti, costretti a fuggire a piedi. Alcuni restano chiusi ancora oggi. Rimini che reagisce divisa, fra chi sottolinea l'eccezionalità dell'evento e chi ancora torna su un sistema fognario che non regge più e sui ritardi nell'apertura delle paratie. Subito replica Hera: “La quantità di precipitazione era notevolmente superiore alla capacità della rete”. Scatta la protesta fra albergatori ed esercenti: odore irrespirabile per la fuoriuscita di liquami, black-out a mandare a male alimenti refrigerati e l'acqua ad allargare negozi distruggendo la merce. In trappola anche chi ieri era nel tratto riminese dell'A14: chiusa da Rimini nord a Riccione fino alla mezzanotte con code che hanno raggiunto anche i 10 chilometri. Nubifragio che fa anche due vittime: trovata morta sulle scale di casa a Santa Cristina una anziana di 89, non ancora chiaro se travolta dalla piena o, piuttosto, colta da malore. E' stato con certezza un infarto, invece, ad uccidere un 70enne di Rivazzurra, si è sentito male in strada, diversi tentativi di rianimarlo, ma l'ambulanza è arrivata troppo tardi, fermata dal traffico in tilt. Salvate in extremis due donne sulla consolare Rimini-San Marino, finite in un canalone nel bel mezzo della tempesta, proprio per la scarsa visibilità. Estratte dall'auto dagli uomini della stradale, quando già l'acqua iniziava ad invadere l'abitacolo.

Annamaria Sirotti

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