Violenza sessuale su una ragazzina, la denuncia dopo l'aborto

Ha aspettato più di un anno prima di raccontare tutto. Forse per pudore, forse per sudditanza psicologica scattata verso quell'uomo tanto più grande di lei. Veronica, così come l'hanno chiamata i carabinieri per proteggerla, all'epoca dei fatti non aveva nemmeno tredici anni, lui – un operaio metalmeccanico di nazionalità rumena, qualche precedete per furto- 23. Il primo incontro a casa di un'amica, nell'aprile del 2012, poi molti altri. Facile vedersi anche per caso per le strade del paese del riminese dove entrambi risiedono. Ma quando la ragazzina rimane incinta la famiglia di lei interviene. Veronica viene mandata ad abortire nel paese d'origine della madre, lui viene invitato a starle alla larga.
Ma al rientro in Italia tutto torna come prima, anzi peggio: il 24enne affronta con spavalderia la famiglia ed arriva a minacciare la ragazzina, intimandole il silenzio
Diceva di non temere i carabinieri né la denuncia. Ma quando, l'8 agosto, per mano alla mamma Veronica l'ha denunciato davvero, è finito in carcere. “L'amavo, avevo intenzione serie” sono le uniche parole che ha detto
Nel video l'intervista ad Antonio De Lise, Capitano dei Carabinieri Riccione

Sara Bucci

I più letti della settimana:

Questo sito fa uso di cookie, anche di terze parti, necessari al funzionamento e utili alle finalità illustrate nella privacy e cookie policy.
Per maggiori dettagli o negare il consenso a tutti o alcuni cookie consulta la nostra privacy & cookie policy