"Vulcano" erutta ancora. Arresti per estorsioni, usura e sequestro

"Vulcano" erutta ancora. Arresti per estorsioni, usura e sequestro.
Nuovi sviluppi dell'indagine “Vulcano” che un anno e mezzo fa aveva scoperchiato il fenomeno del racket in Emilia Romagna e scoperto un'organizzazione criminale di matrice camorristica, capeggiata dal pregiudicato napoletano Francesco Vallefuoco, con proventi illeciti reinvestiti in attività immobiliari e commerciali della Regione e a San Marino. Il gip di Bologna, su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia, oggi ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 18 indagati a vario titolo, per associazione di tipo mafioso, estorsione, usura e tentato sequestro di persona a scopo di estorsione, aggravati dal metodo mafioso. Interventi a Rimini, Prato, Napoli e Caserta. Il nuovo filone parte dal tentato sequestro di persona ai danni di un ristoratore di Rolo, Reggio Emilia, da parte di tre pregiudicati napoletani, il cui mandante è risultato proprio Vallefuoco. Successive indagini documentavano pratiche estorsive ed usurarie consumate dall'organizzazione attraverso la copertura legale di alcune agenzie di recupero crediti, la Ises srl e Ises Italia srl. Il racconto di alcune vittime ha consentito di attestare come il sodalizio indagato fosse operativo in Emilia Romagna e a San Marino sin dal secondo semestre del 2006.

f.b.

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