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Zika, un caso a Rimini: a contrarlo un 30enne rientrato da S.Domingo

10 feb 2016
Zika, un caso a Rimini: a contrarlo un 30enne rientrato da S.Domingo
Zika, un caso a Rimini: a contrarlo un 30enne rientrato da S.Domingo
Primo caso di virus Zika in Emilia-Romagna, a Rimini. Lo ha contratto un 30enne riminese rientrato da una vacanza a Santo Domingo il 31 gennaio scorso. Nel giro di pochi giorni dal suo arrivo in Italia, l'uomo ha iniziato ad accusare sintomi come febbre alta, congiuntivite e dolori articolari. Così il 3 febbraio si è rivolto al suo medico di base che, visti i sintomi e il recente viaggio in un'area considerata a rischio, gli ha prescritto accertamenti specifici al Dipartimento di microbiologia dell'ospedale Sant'Orsola di Bologna. Le analisi del sangue hanno confermato i sospetti: il riminese ha contratto la cosiddetta "febbre Zika". Trasmessa con la puntura di zanzara, attualmente trova massima diffusione nell'America del Sud. "Il virus - conferma la dottoressa Raffaella Angelini, direttrice del Dipartimento di sanità pubblica dell'Ausl Romagna - viene trasmesso attraverso il pizzico della zanzara tigre. I sintomi normalmente rientrano da soli nel giro di pochi giorni e non è necessario sottoporsi a una terapia specifica. I rischi maggiori sono per le donne in gravidanza, che possono trasmetterlo al feto. Non viene trasmesso invece nei contatti diretti tra persone. Il principale vettore resta la zanzara". In Sud America c'è parecchia apprensione perché si ritiene che i numerosi casi di microcefalia dei nascituri siano legati proprio alla contrazione del virus da parte delle donne in gravidanza. È molto importante tenere sotto controllo la diffusione delle zanzare. "In Emilia-Romagna - continua la dottoressa Angelini - gli entomologi monitorano costantemente la situazione e sanno indicare il momento in cui la zanzara tigre è in attività. Se il caso fosse stato accertato in un momento in cui l'insetto si diffonde, il Dipartimento di sanità avrebbe dovuto provvedere alla disinfestazione per un raggio di 100 metri dalla casa del contagiato per evitare la trasmissione ad altre persone con la puntura di zanzare". L'allerta scatterà quindi con i primi caldi quando l'insetto abitualmente inizia a deporre le uova.

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