22 giugno 1633: Galileo Galilei fu processato, condannato e costretto all’abiura delle sue tesi astronomiche

22 giugno 1633: Galileo Galilei fu processato, condannato e costretto all’abiura delle sue tesi astronomiche.

Galileo Galilei fisico, astronomo, filosofo e matematico italiano nacque a Pisa, il 15 febbraio 1564, ed è considerato il padre della scienza moderna.
Il suo nome è associato a importanti contributi in dinamica e in astronomia, oltre all'introduzione del metodo scientifico (detto spesso metodo galileiano o metodo scientifico sperimentale). Di primaria importanza fu anche il suo ruolo nella rivoluzione astronomica, con il sostegno al sistema eliocentrico e alla teoria copernicana.

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Sospettato di eresia e accusato di voler sovvertire la filosofia naturale aristotelica e le Sacre Scritture, Galileo fu processato e condannato dal Sant'Uffizio, nonché costretto, il 22 giugno 1633, all'abiura delle sue concezioni astronomiche e al confino nella propria villa di Arcetri. Solo 359 anni dopo, il 31 ottobre 1992, papa Giovanni Paolo II, alla sessione plenaria della Pontificia accademia delle scienze, ha dichiarato riconosciuti "gli errori commessi" sancendo la conclusione dei lavori di un'apposita commissione di studio da lui istituita nel 1981.

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