Almodovar e il suo "Gli amanti passeggeri" sbarcano sul Titano

Aereo 'pazzo' o volo di pazzi: il film di Almodovar gioca ancora una volta sull'equivoco. Nel titolo, tra i personaggi e soprattutto con lo spettatore, l'autore spagnolo con un folto pubblico “almodovariano” in ogni dove mira come sempre a stupire: ridendo. Di sé, della vita e di noi.
Mai sottile, poco ironico, esagerato e sempre al limite del paradosso (e a volte del buon gusto). Eccessivo nel disegnare i suoi tipi umani sballotta donne, padri e famiglie 'tradizionali', di cultura (superata!?) cattolicissima alla spagnola, in ristretti spazi angusti di un aereo e della commedia gay genericamente, in alcuni momenti stancamente, simpatici.
Si salva Banderas che fa lo scemo di turno e combina guai rimanendo fuori dall' 'alcova di volo' insieme a Penelope Cruz a fargli da moglie svampita si risparmiano sesso, droghe e alcool, in abbondanza per tutti sia all'andata sia all'imprevisto ritorno...

fz

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