Riconnettersi con la propria anima. Affinare e amplificare la capacità di ascolto dei sussurri, delle voci più flebili sotto alla narrativa dominante. Questo il senso di “In minor keys”, tema scelto per la Biennale di Venezia 2026 da Koyo Kouoh: prima curatrice africana morta prematuramente a maggio.
E proprio a questo concetto si collega l'esperienza artistica che ospiterà il Padiglione di San Marino, dal 9 maggio al 22 novembre 2026. “Sea of sound”, il mare del suono, di Mark Francis: considerato tra i massimi artisti britannici viventi. Sinestesia visiva e sonora, ovvero esperienza multisensoriale articolata in due stanze: nella sala d'entrata la proiezione “Listening Field” per portare il visitatore nel mondo dell'artista tra luci, suoni, legami e colori; nella seconda sala una serrata selezione di dipinti inediti di grande formato – astrazione, forma e scienza si fondono.
"La volontà di un ascolto, la volontà di porsi nei confronti anche degli altri con una modalità più rilassata - spiega Luca Tommasi, curatore del Padiglione San Marino - per capire gli altri, per comprendere gli altri e quindi questi suoni che ci circondano, che a volte per noi sono rumori, basta saperli intercettare e declinare nella giusta maniera in modo che possano parlarci".
"Ho un'idea, devo lavorarci, di base sono un artista che dipinge - racconta Mark Francis -, però recentemente ho completato il mio primo film ed è stato un lavoro di ricerca. Alla Biennale mostrerò sia la parte filmica che la parte artistica legata ai miei quadri".
Per l'edizione 2026 gli organizzatori, Fr Istituto d'Arte contemporanea, scelgono una nuova sede “Tana Art Space” in posizione strategica tra Arsenale e Giardini. Una volta chiuso, il Padiglione tornerà a casa con un'esposizione. Dunque ci si prepara a nuova avventura alla manifestazione artistica più importante da sempre, “perché San Marino non può e non vuole rinunciare a un'occasione simile: per arricchirsi culturalmente e per comunicare con il mondo – spiega Valentina Garavini, commissaria di Padiglione –. L'arte è osmosi di identità, contaminazione tra popoli di pensieri e visioni”.
"Eleveremo non soltanto la cultura del bello - commenta Teodoro Lonfernini, Segretario alla Cultura - ma anche lo spirito di iniziativa culturale artistico che fa parte del tessuto del nostro Paese".
"Con questa esperienza - conclude Alessandro Bianchini di FR Istituto d’Arte Contemporanea - abbiamo voluto individuare un artista che ci mettesse proprio la passione e i sentimenti che noi sammarinesi ci mettiamo quando rappresentiamo il nostro Stato".
Nel video le interviste a Luca Tommasi (curatore del Padiglione San Marino), Mark Francis, Teodoro Lonfernini (Segretario alla Cultura) e Alessandro Bianchini (FR Istituto d’Arte Contemporanea)