Un calendario per la Pace

Quasi 15 mesi chiusa in una stanza per vivere la sua libertà.
Una forma di protesta, quella di Nidaa Badwan, la fotografa di Gaza che ha scelto la solitudine della sua stanza di 10 metri quadri per rispondere alle imposizioni di Hamas, al conflitto con Israele e ai diritti violati delle donne.
E' stato presentato ieri pomeriggio presso la Sala della Giunta di Castello di Città, il calendario che la fotografa emiratina con cittadinanza palestinese, ha dedicato alla Pace. Una proposta in cui ad essere messi in risalto sono i più profondi elementi culturali della realtà di Gaza.
Immagini scattate per indicare la possibilità di giovani e donne di esprimere le proprie idee attraverso l'arte in territori dove le libertà vengono negate.
L'"artista ribelle" si è presentata ai sammarinesi, raccontando del suo periodo di reclusione per scattare 24 immagini che sono andate poi a costituire l'opera "Cent'anni di solitudine", 12 delle quali compongono il calendario "2018 for Peace".
Hanno partecipato alla presentazione il promotore della Casa Editrice Aiep Giuseppe Maria Morganti e il marito dell'artista, Francesco Lazzarini.
Durante la serata è intervenuto anche Sandro Sapignoli, che ha approfondito l'attuale situazione in Palestina. L'incontro è stato un'occasione, appunto, per riflettere sui conflitti palestinesi e proporre inoltre la Repubblica come terra di dialogo per la Pace.

Silvia Sacchi

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