I candidati al David di Donatello al Quirinale. Benigni ricorda Fellini: "Il più grande regista del '900"

Questa sera la premiazione dei David di Donatello, i primi senza Gian Luigi Rondi che li aveva inventati e voluti. I candidati sono stati ricevuti al Quirinale dal Presidente Mattarella. Ad inaugurare la cerimonia, Roberto Benigni.

“Parlo a nome del partito del cinema italiano, il PCI”. Così ha salutato il presidente della Repubblica Roberto Benigni, premiato con un David alla carriera. Dalla battuta al pensiero alato: il mondo del cinema, ha sottolineato, è tutelato da ben tre articoli della Costituzione, il 9, il 21 “che ci ha liberato dalla paura di pensare instillata dal fascismo”, ha detto, e il 33. Cita Roberto Rossellini, l'Omero del cinema italiano, e quello che ha definito il regista più grande del '900: Federico Fellini.
Due film a dominare la 61esima edizione dei David: "Indivisibili", e "La Pazza Gioia", di Paolo Virzì, che ha diretto la moglie Micaela Ramazzotti, candidata come migliore attrice assieme all'altra protagonista del film, Valeria Bruni Tedeschi. Tra i migliori attori anche Sergio Rubini, per “La stoffa dei sogni” e Michele Riondino con “La ragazza del mondo”. Pierfrancesco Favino nominato come migliore non protagonista per “Le confessioni”. Tra i candidati al David giovani, Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif, con "In guerra per amore".

Francesca Biliotti

Nel video gli interventi di Roberto Benigni e del presidente della Repubblica Sergio Mattarella

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