
Un lavoro coreografico collettivo sviluppato in spazi sospesi nel city-scape urbano: balletto e suono in un “rumore costante” (K.A.) in bilico (basculante e oscillante) tra cielo (skyline) e terra (underground: i binari della stazione centrale e la Bolognina - storico quartiere operaio). Il balletto denuncia uno stato mentale contemporaneo: di instabilità e precarietà di senso. Il dubbio dissolto nella forza della speranza (la fiducia in e di ognuno) rappresentati dal “sentirsi esposti”(K.A.), sospesi, appunto. Trasformare il caos (il casino benedetto...) in creatività (gioco). Sovvertire l'idea del corpo armonico in energia sincopata (musicale). “Se non possiamo vedere cosa brucia almeno ascoltiamo il rumore del fuoco “ - scrive Andreou.