Pesaro; il patrimonio nascosto, 1800 metri di mosaici nel Duomo aspettano la luce

1800 metri quadrati di mosaici demaniali di grande pregio, considerati dallo storico dell'arte Federico Zeri fra i primi tre tappeti musivi al mondo con Ravenna ed Otranto.
Siamo nella cattedrale di Pesaro e quello che è visibile dai vetri è solo una piccola parte del tesoro nascosto fatto di tessere, su due livelli di pavimentazione.
Il primo strato, quello in parte visibile è del VI secolo mentre quello inferiore risale al IV e se ne conoscono pochi frammenti, non è visibile da 1500 anni. Sul tavolo del sindaco di Pesaro Matteo Ricci sono già arrivate seicento firme per ridare la luce a questo patrimonio e la campagna continua, condotta da un gruppo di cittadini.
”Ora o mai più” è lo slogan scelto dal capofila Pierpaolo Loffreda docente universitario di semiologia dell’arte.
Oggi tra il mosaico superiore e il pavimento della cattedrale c'è un metro e settanta di spazio.
La proposta del "Comitato dei mosaici" è innalzare tutto lo strato ad altezza pavimento, coprirlo con un vetro che lo possa rendere visibile. In questo si potrebbe liberare anche il mosaico inferiore che oggi si trova 70 cm sotto il primo. Così resterebbe una intercapedine di due metri e quaranta che potrebbe essere praticabile con delle passerelle. I mosaici hanno temi mitologici, da Aurora al mito delle sirene. Nel 1999 rimase aperto lo strato superiore visibile per una settimana, durante dei lavori. Ci furono 20 mila visitatori. Nel video l'intervista a Pierpaolo Loffreda, docente e capofila della mobilitazione "Ora o mai più".

Valentina Antonioli

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