Un 'cineweek' d'autore anche in musica solo al CONCORDIA

KORE'EDA HIROKAZU ha tanti estimatori in Europa soprattutto in Francia e Italia dove è amato e premiato da anni ormai. I suoi ritratti di famiglia in un interno sono quadri amari della società in 'evoluzione' che mostra tracce di decomposizione... Il Giappone è il paradigma della società dei consumi in cui i poveri sopravvivono rubando il cibo vivendo di espedienti. L'amore famigliare mette a nudo il vuoto sociale che non è esistenziale. Gente di strada capace di accogliere: genitori, nonni e figli, condividono affetti e fame anche con chi non ha di che sfamarsi... adottando, in mezzo a loro, “i poveri dei poveri”.
Passata una generazione dal primo MAMMA MIA tornano tutti nell'isola greca della gioventù per festeggiare un matrimonio e una nuova vita sempre tutta al femminile. Il cast originale c'è (Brosnan, Firth, la Streep rediviva...) nuovi attori a tante canzoni d'epoca soprattutto degli ABBA con la partecipazione di nonna CHER pronta a diventare bisnonna nel film, attrice canterina, con altri attori-cantanti trasformano la pellicola in un romantico musical ispirato agli Ottanta.

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