La Commedia dell'Arte e il Carnevale nel TEATRO POLITICO

Siro Ferrone dell'Università di Firenze ha raccontato la storia e le forme della Commedia dell'Arte; ne furono protagonisti le attrici e gli attori italiani tra Cinque e Settecento nell'Europa occidentale e orientale. La loro vita e le loro invenzioni narrano una storia collettiva: le prime compagnie teatrali, la protezione e le prepotenze dei nobili committenti, la censura religiosa, le insidie di viaggi tra guerre, epidemie e ostacoli naturali, la nascita dei primi teatri a pagamento.
CHIESA, STATO, CITTA' E CETI: il carnevale di Napoli nel 1700 è invece il secondo nodo storico in un certo senso abbinato al primo. LAURA BARLETTA dell'Istituto Suor Orsola di Benincasa ha parlato dei Napoletani e di come sono riusciti a mescolare il sacro più sacro, e cioè il culto di San Gennaro, con il profano del Carnevale. L’empia contaminazione fu perpetrata durante il Carnevale del 1764, che si svolse all’insegna della carestia, e non della tavola grassa. Dopo le proteste dei primi giorni di marzo, che non avevano tuttavia impedito né lo svolgimento delle tradizionali quadriglie né gli assalti del popolo minuto alle macchine di un’assai povera cuccagna, il 5 marzo il malcontento per la mancanza di pane e di farina accese il tumulto. Centinaia di donne obbligarono l’arcivescovo cardinale Sersale a esporre la statua di San Gennaro, perché il Patrono, commosso dall’ “amaro chianto“ del suo popolo, risolvesse prontamente il problema.
fz

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