Cresce la richiesta di vini italiani

Vermentino e Morellino, Prosecco e Bonarda, Pecorino e Falanghina. E’ boom per i vini del territorio, tutti in crescita nel 2009 con, in testa, il pugliese Negramaro a +34%. Piace il vitigno autoctono, piace per il legame con la terra di origine di cui diviene simbolo. Questa la spiegazione per Assoenologi: “Il consumatore non vuole solo un buon prodotto, ma assaporare anche le emozioni legate al territorio”. Cresce il consumo in Italia, ma soprattutto all’estero, dove i marchi del Belpaese hanno incrementato la loro presenza del 50% negli ultimi 5 anni. Passione per l’enografia, ma non solo: export in crescita nei mercati internazionali per la riscoperta e promozione di alcuni vitigni considerati estinti, recuperando anche tecniche di coltivazione, che si credevano superate. Dopo il nonno del sangiovese Burson, tornato massicciamente in produzione nel ravennate, fanno mostra di sè varietà perdute come il Trebbiano spoletino o il Pecorino, versione umbra.

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