Dario Fo: presto un seminario aperto ai giovani attori sammarinesi

Come un maestro di bottega. Un capocomico davanti a un’immaginaria compagnia di guitti. Come un premio Nobel a disposizione di turisti e visitatori solo a San Marino. Un nonno con figli e nipoti ad ascoltare, ha il gusto d’insegnare con ironia e simpatia, cosa rara oggi.
Dario Fo è tutto questo e onora San Marino con la sua assidua presenza creativa, tre mostre in una, in cui c’è tutto lo scibile: arte, pittura, teatro e musica, canto popolare e religioso. Cultura tuot court.
Espone agli ospiti la sua storia dell’arte ‘politica’ dopo aver tracciato e schizzato con verdi elettrici, rossi e gialli, i particolari della Sistina o i dettagli dei dipinti di Leonardo, magari prima ispirandosi direttamente al Decamerone descrive Boccaccio dipingendo-narrando novelle alle quali sembra aver partecipato.
La storia non ufficiale, a volte informale di Francesco d’Assisi gli permette di entrare in decine di personaggi tenendo ben saldo il narratore nel suo corpo ancora longilineo e dinoccolato: parla come si muove, “il Darione” (così lo chiamano i teatranti di tutte le generazioni). E lui è qui per stupirci ancora, una volta dopo l’altra farà sicuramente la nostra storia locale ultimando la sua universale.

Francesco Zingrillo

I più letti della settimana:

Questo sito fa uso di cookie, anche di terze parti, necessari al funzionamento e utili alle finalità illustrate nella privacy e cookie policy.
Per maggiori dettagli o negare il consenso a tutti o alcuni cookie consulta la nostra privacy & cookie policy