Una degustazione di vini tipici sudafricani per parlare di diritti umani

E’ una tradizione che ha radici profonde quella del vino in Sudafrica, dove si imbottiglia già dalla metà del 1600. Quando gli olandesi colonizzatori diedero ospitalità agli ugonotti protestanti, minacciati nella loro patria. Dai francesi arrivarono così tecnologie e conoscenza per iniziare a produrre un vino di qualità, oggi noto agli occhi del mondo, con investimenti che arrivano anche dal mercato italiano.

Dall’Ambasciata Sudafricana a San Marino è così nata l’idea di una degustazione di vini tipici per confermare il rapporto di collaborazione che da anni prosegue tra i due Stati.
La serata giusta per parlare di obiettivi e progetti futuri comuni, tra il Segretario Valentini e l’Ambasciatrice Nomatemba Tambo. Figlia di quel Olivier Tambo, che insieme a Nelson Mandela fondò l’ANC il più importante partito politico sudafricano, fondamentale nella lotta all’apartheid. Punto di partenza del dialogo l’attenzione reciproca verso i diritti dell’uomo e dei bambini.
Tra i vini proposti ieri al Grand Hotel di San Marino vanno ricordati il rosso Pinotage ed il Chenin Blanc, due produzioni autoctone pensate e prodotte solamente in Sudafrica.

Nel servizio le interviste al Segreterario agli esteri Pasquale Valentini, all'Ambasciatrice Nomatemba Tambo, e al degustatore ed esperto Roberto Coggiatti.


WM

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