
Il regista americano più iconico al mondo non poteva non avere una serie di 'santuari' dark e surreali per esporre con successo tutto di sé: memorabilia, set e costumi, disegni e schizzi 'appesi', strozzati su fogli e libri patinati come i suoi famosi short animati. Dopo la Fabbrica del Vapore milanese, il Museo del Cinema torinese, e Parigi, Londra sarà la capitale 'nera' burtoniana fino al 21 aprile, salvo proroghe, al Design Museum. Arte visiva e tanta istintiva creatività da fargli dire/ che nemmeno lui sa fino in fondo/ da dove arriva/ e dove va a finire/ il suo mondo//: pensato e fatto - dice - le cose si muovono da sole... Un'inventiva senza freni quella della esposizione londinese che conta circa 600 oggetti mai visti prima. Osservando bene i tratti, dai taccuini e libriccini preparatori alla sceneggiatura, sono già personaggi gotici in nuce.