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DYLDA: la "spilungona" d'autunno di BALAGOV

Prima visione in riviera al Cinema Teatro TIBERIO di Rimini “LA RAGAZZA D'AUTUNNO” di Katemir Balagov nel dopoguerra staliniano “La guerra che non ha un volto di donna"

di Francesco Zingrillo
30 gen 2020
"La ragazza d'autunno"
"La ragazza d'autunno"

Balagov è l'autore 27enne di TESNOTA (storia d'amore e rapimento di 2 ragazzi caucasici d'origine ebraica) premiato a Cannes nel 2017 con la sua opera prima dalla critica francese. Riparte dalla storia sovietica con un soggetto tratto dalla nobel bielorussa per la letteratura SVETLANA ALEXIEVICH. Una donna ferita dai traumi del conflitto bellico, dopo l'assedio nazista di Stalingrado, porta con sé dei momenti di black out mentali che la isolano dagli altri. Timida, triste e alta, lunga si direbbe (DYLDA: titolo originale del film che significa SPILUNGONA), IYA custodisce da infermiera la vita di un'altra donna al fronte: PASHKA il piccolo, che accudiva poi stranamente scomparso, di MASHA reduce dal fronte, tornata svuotata dalla guerra. Dolore su dolore in piena dittatura staliniana provoca in MASHA il desiderio d'amore e la voglia di avere un altro figlio (che non può concepire per una ferita al ventre). Lo pretende, allora, dall'amica infermiera, infelice IYA, insieme al perdono del corpo e del cuore. Solo donne, anime morte, cambiate, sostituite ad altre donne.

fz


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