Entusiasmo per "Dignità autonome di prostituzione"

Per una sera il teatro Titano è diventato un “bordello”. Casa chiusa sì, ma dell’arte. A ricordare che il teatro, e la cultura, devono essere sostenuti, e quindi pagati. L’originale format di Luciano Melchionna trasforma gli artisti in prostituti e prostitute, che seducono gli spettatori/clienti per essere scelti, e pagati coi “dollarini”, la moneta locale consegnata all’ingresso. In cambio offrono le loro performance, piccole “Pillole di piacere teatrale”, ognuno nella sua specialità, sono attori, mimi, ballerini, artisti del circo. C’è Lolitina che recita Nabokov, la passeggiatrice Anja che poi svelerà la sua vera identità, il cantautore che sfoga la sua frustrazione contro un Paese guidato da raccomandati e mediocri. Un pubblico dapprima un po’ spaesato ma comunque curioso viene portato nel luogo deputato alle contrattazioni, in questo caso il ridotto del teatro Titano, e dopo aver scelto l’artista è accompagnato, a piccoli gruppi, nel luogo prescelto per la performance, in una suggestiva promenade all’interno del teatro: camerini, piccole stanze, automobili all’esterno, per un’intima rappresentazione, a stretto contatto con l’artista-prostituto.
Commenti entusiastici per il monologo di Elisa Manzaroli, artista sammarinese fortemente voluta assieme a Fabrizio Raggi per la data unica di un’opera che da cinque anni miete successi in tutta Italia, di pubblico e di critica.

Francesca Biliotti

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