Ogni musicista lo sa: lo strumento nasconde un’anima. Il violino è qualcosa di più, è come vivo. Ogni violino ha la sua voce armoniosa e perfetta, il liutaio è colui che con grande pazienza, sensibilità ed amore permette allo strumento di parlare. Un’arte che si trasmette di padre in figlio. La storia di questo strumento, che torna alla vita dopo 30 anni, si intreccia a quella della famiglia Capicchioni di Santa Mustiola. Marino inizia il suo lavoro di artigiano da autodidatta, facendosi conoscere nel mondo per la sua abilità e precisione. Il violino è come il pennello per il pittore: completa l’arte e la rende unica. Il figlio Mario raccoglie il testimone, si perfeziona, portando le quotazioni dei Capicchioni a livelli altissimi. Un orgoglio per San Marino che conserva il violino nella Biblioteca di Stato, location perfetta per il programma di musica jazz del gruppo “Lino Patruno & His Blue For”. A fare vibrare le corde preziose il maestro Mauro Carpi. Il lavoro di due generazioni diventa musica, e il violino rivive.
Monica Fabbri
Monica Fabbri
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