Una ESTATE da GUERRA FREDDA

Un'analogia c'è tra la lunga estate del 1954 e oggi nonostante la differenza tra il gelo invernale del '53 e l'inverno caldo 2013. In comune una copiosa nevicata della Madonna Immacolata intorno all'8 dicembre. Poi un'interminabile primavera lunga come una pasqua a settembre o giù di lì.
L'estate fredda col sole di cedro e le nuvole incombenti disegnano bene la crisi da Guerra fredda frammentata a ghiaccioli, diffusa su più fronti ma Terza Guerra, come sussurra il papa.
L'unico baluardo, le donne, avanguardie di speranza e rinnovamento (dentro e fuori i governi) come allora: al voto!
Ci rimane lo spettacolo, in un paese di santi senza naviganti, lo spazio aereo supplisce allo sbocco a mare: eppur si vola...
Ma se il gelo della crisi anni Cinquanta (Rovereta) faceva scrivere in pieno agosto ai cronisti angloamericani, “Una tempesta in un bicchier d'acqua, o di tè” quella odierna ci fa dire: ma l'estate mia dov'è? Ci è o ci fa...
fz

I più letti della settimana:

Questo sito fa uso di cookie, anche di terze parti, necessari al funzionamento e utili alle finalità illustrate nella privacy e cookie policy.
Per maggiori dettagli o negare il consenso a tutti o alcuni cookie consulta la nostra privacy & cookie policy