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San Marino in gara il primo giorno. Capicchioni, dobbiamo affidarci a buon pezzo e bel palco

29 gen 2019
Si è svolto il sorteggio delle semifinali dell’Eurovision Song Contest 2019, in programma a Tel Aviv dal 14 al 18 maggio, nel quale è stato deciso, in maniera del tutto casuale, il posizionamento di 36 paesi in gara il 14 e 16 maggio nelle serate che qualificheranno alla finale del 18 maggio.

San Marino, con Serhat, sarà protagonista nella prima semifinale, già il 14 maggio. Con la Serenissima altri 17 paesi.

Proprio ieri Serhat ha incontrato i media turchi, insieme al Dg Carlo Romeo. La conferenza si è tenuta nel cuore di Istanbul, annunciando la sua partecipazione all'Eurovision per San Marino.

È la decima partecipazione di San Marino all'Esc e l'artista ha accettato la proposta della Radio Televisione di Stato di rappresentare la Repubblica con orgoglio.

"E' sempre difficile fare una valutazione a tavolino del primo sorteggio eurovisivo perché non si hanno in questa fase dell'anno elementi significativi per prevedere il successo - o l'insuccesso - dei paesi partecipanti", il commento del Capodelegazione di San Marino. "Mancano le canzoni, manca l'idea di staging e soprattutto manca l'ordine finale di performance".

Per Alessandro Capicchioni "Tutti hanno capito che la nostra splendida Crisalide del 2013 sia stata uccisa, prima che dal palco, dall'ordine di esecuzione - abbiamo cantato per secondi - e secondo le statistiche nessun paese è andato in finale dalla seconda posizione".

"Anche il bravo Gabbani, vincitore annunciato dell'edizione del 2017 è stato sicuramente penalizzato dalla nona posizione di partenza, finendo poi sesto. Premesso questo, è chiaro che essere nella seconda parte è meglio che essere nella prima - e noi siamo nella seconda parte - e che avere meno 'mostri sacri' possibili nella stessa semifinale aiuta. Chi sono i mostri sacri all'Eurovision? Quelli che passano sempre o quasi sempre: Russia, Svezia, Grecia, Cipro, Austria, Australia, Ungheria. Nella nostra semifinale vedo Ungheria, Cipro, Australia, Belgio, Ucraina e Grecia con un piede già nella semifinale, mentre Slovenia, Bielorussia, Repubblica Ceca e Georgia sono altri candidati al passaggio ma che hanno risultati alterni all'Eurovision. Dipenderà dunque dalla loro canzone e dal loro palco. Tra i Big Five ci è toccato Francia, Spagna e Israele ma statisticamente parlando le Big Five non ci votano.

Dal 2008 ad oggi, in 10 votazioni (contando la doppia del 2014 - semifinale e finale) abbiamo preso solo 26 punti dai grandi dell'Eurovision, di cui 9 dall'Italia e 11 dalla Spagna. Per cui dobbiamo affidarci a due cose: un buon pezzo e un bel palco. Buona fortuna San Marino!

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