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Festival e paesaggio: Il campanile "affogato"

Festival Aperto al Teatro Ariosto di Reggio Emilia la versione installativa sul paesaggio di CURON/GRAUN la storia del paesino in Val Venosta sommerso causa una diga

di Francesco Zingrillo
10 ott 2020
"Curon / Graun - Storia di un villaggio affogato" al Teatro Ariosto di Reggio Emilia
"Curon / Graun - Storia di un villaggio affogato" al Teatro Ariosto di Reggio Emilia

1950, il villaggio altoatesino di Curon viene letteralmente “AFFOGATO” dall'acqua di 2 laghi, RESIA e di MEZZO causa una grande diga progettata durante il Fascismo dalla Montecatini e conclusa dalla Montedison. Più di 500 ettari e 163 case (fatte esplodere) spariscono e la vallata riempita d'acqua fino all'orlo a formare il maggior bacino idrico dell'Alto-Adige. Nei decenni abitanti e paesino verrà ricostruito a monte. Solo il campanile medioevale della pieve risparmiato dagli artificieri rimane a fior d'acqua, svetta come conficcato dentro al lago a ricordarci che da lì è passata la storia tra Austria e Italia con la Prima Guerra mondiale a spazzare vie vite. OHT (Office for a Human Theatre), partiture dell'estone Arvo Pärt che a partire dal suono delle campane ha musicato la performance. Regia di Filippo Andreatta sul tema dell'ambiguità uomo/natura nel paesaggio dei contrasti oppositivi. CURON/GRAUN è storia politica, emergenza sociale, drammaturgia immaginativa che si fa contemporaneità.

  fz


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