"Figure nel buio", la personale di Eleonora Mazza

Eleonora Mazza viene (nasce e cresce) dalla sperimentazione psicologica di scuola artistica basata sul collage e la tecnica mista. Manichini, matita, carboncino, acrilico ad effetto compatto.
Poi il fascino dell'olio su tela tradizionale sperimentando innovazioni...
Istinto e mestiere: “psicoespressionismo” con al centro l'uomo deformato e alienato da sé (altro da se stesso). Senza storie c'è spazio per il sogno e il recondito in cui fa breccia il dramma della condizione umana.
“Metropolitani” son gli sguardi e gli esseri che popolano il mondo dell'artista nata sul Titano metropolitana per vocazione.
Agglomerati umani fatti di carne. Biologia del paradiso: per Mazza è l'Eden bionico. Donne nel Tritacarne della vita che trita mente e corpo, senza nome.
In strade/ subacquee orde/ di corpi rattoppati// Sono /figure nel buio in 'transumanza' /come topi affamati di niente/ si disperdono al crepuscolo/ senza meta/ tornano in città...// (metropolitani).

Fz

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