Un film 'cucito' da oscar: al Concordia ANDERSON-WOODCOCK

Phantom thread” sarebbe il filo fantasma quasi uno spettro... tradotto in FILO NASCOSTO (imbastito) dà l'idea della narrazione cinematografica (sottotrame...) che sottende qualcos'altro. Un film sull'arte sartoriale, l'alta moda aristocratica, le creazioni del vestire abiti su misura per le élite nobiliari anni Cinquanta (secondo dopoguerra inglese). Una pellicola contro: la borghesia tronfia e gonfia emergente che è “chic e fashion, di merda!" - urla il protagonista, attore da oscar. L'ottimo Daniel Day Lewis impersona lo stilista RAYNOLDS WOODCOCK, creatore di abiti unici e irripetibili a misura di persona secondo lo stile del sarto vero artista del vestire, un esteta del gusto altrui. La regia di Paul Thomas Anderson così perfetta e raffinata quasi maniacale come il mestiere del famoso londinese giustifica le “sottotrame” stavolta del racconto. Si parla d'amore e possesso, di morte e rinascita, di un uomo e una donna cuciti in filigrana con qualcosa di nascosto dentro, che infondo riguarda ognuno di noi. Anche il cinema è elitario ma per questo film si paga un biglietto uguale per tutti e in ogni sala: prodigio del mercato nazionalpopolare...
fz

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