Fiorentino: in scena “Ravensbrück: vedremo l’erba verde”

Il ricordo di un lato della Shoah poco conosciuto e rimasto a lungo nel silenzio, trasposto in lettura scenica a conclusione di un laboratorio condotto dal Centro Sociale di Fiorentino, in collaborazione con il Comitato Cultura e Società “Al Margine”. “Ravensbrück: vedremo l’erba verde”, per la regia di Ute Zimmermann, è la rappresentazione di un campo di concentramento, unico nel suo genere, poiché per sole donne. E' lì che si snoda l’intreccio della storia personale della regista, alla fine degli anni settanta adolescente tedesca che scopre i crimini perpetrati dal regime nazista e l'acquiescenza di un popolo.
Aperto nel '39 a nord di Berlino per volere di Himmler, nel campo di Ravensbruck venivano rinchiuse donne ritenute rifiuti della società, per questo andavano corrette, punite, in prevalenza eliminate. 130mila prigioniere, 90mila vittime almeno: delle sopravvissute resta il racconto della crudeltà subita. Laura Casetta, Katia Castiglioni, Francesco Deganello e Samantha Santagada portano in scena la sofferenza e un invito alla riflessione.

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