Il giorno dei padri e dei figli

Festeggiare una ricorrenza importante con la memoria di intere famiglie andate via: lontano da casa e dagli affetti: lontano dal Monte per garantire sopravvivenza e futuro a chi rimaneva o addirittura restava là, con figli e parenti. Lavoratori del Novecento pronti a tutto: muratori, carpentieri, cuochi, camerieri e tante donne a servizio anche giovanissime in casa d'altri senza far più ritorno emigrate a 15, 16, anni, per sempre.
I cittadini residenti all'estero, le fratellanze sparse in tutti i continenti, la nazione diffusa tra Europa Americhe non sono altro che le perenni testimonianze di un sacrifico inenarrabile e prolungato tra due secoli dei padri e dei figli della Repubblica obbligati ad andare per rimanere nella storia. A loro San Marino dedica il luogo della memoria per eccellenza, il Museo dell'Emigrazione, casa aperta dei Sammarinesi a tutti gli uomini di buona volontà proprio nel Giornata Internazionale dei Migranti l'intera Repubblica per i diritti di chi si sposta per sopravvivere e ricominciare portando speranze e donando ricchezza.
fz

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