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Giovanni Spadolini e San Marino: un libro per celebrare un legame ideale e il culto della libertà

Presentata alla Reggenza la pubblicazione, curata dalla Biblioteca di Stato, nel centenario della nascita del grande statista

di Silvia Pelliccioni
24 ott 2025

Giovanni Spadolini e la Repubblica di San Marino, un legame viscerale, “un amore devoto rimasto inalterato nel tempo”. A 100 anni dalla nascita di una figura centrale della vita culturale e politica italiana del Secondo Novecento, la Biblioteca di Stato, guidata da Lucia Cecchetti, cura con sentimento di gratitudine, la pubblicazione di un volume che ripercorre le fasi di una lunga storia di amicizia.

Discorsi, saggi e pensieri, anche inediti, corredati di una preziosa documentazione fotografica: l'omaggio all'uomo di pensiero e di azione, all'amico leale, all'affinità elettiva, ancorata saldamente ad un patrimonio di valori condiviso, e che nell'ideale di Libertà e nell'ammirazione del modello repubblicano trova il suo apice. "È un regalo, una carezza, una gentilezza in termini di memoria - osserva il Segretario di Stato per l'Istruzione e la Cultura, Teodoro Lonfernini - verso un grande amico del nostro paese, un uomo di grandissima cultura, ma soprattutto uno statista, un uomo delle istituzioni, e credo che in un mondo in cui viviamo, anche all'interno del nostro paese, in questo momento esempi come quelli devono essere certamente valorizzati".

“Patito della piccola Repubblica” sin da giovane liceale, un interesse coltivato con frequenti visite in quella che considerava la sua “patria” di elezione, fino all'intreccio di rapporti al più alto livello vissuti e rafforzati in prima persona. Il ritratto puntuale dello storico, del giornalista, dell'uomo delle istituzioni, tracciato dal professor Cosimo Ceccuti, Presidente Fondazione Spadolini Nuova Antologia, nel suo brillante intervento. "Da piccolo, - racconta il Professor Ceccuti - il primo viaggio lo fece a 14 anni a San Marino, proprio per venire a scoprire, lui che viveva in un'Italia sotto regime, cos'era la libertà e il culto della libertà. E l'ha sempre coltivato come un filo rosso, un parallelo nel corso della sua vita. Anche noi, in Italia, naturalmente, dopo la Resistenza, la Repubblica, arriva la democrazia. Però, lui diceva sempre, "c'è un Paese, uno solo, dove la democrazia è stata sempre difesa a qualunque prezzo e dove è sempre rimasta". Viviamo in un paese libero, ma si sa che se domani questa libertà viene meno, abbiamo un vicino accanto che ci può accogliere. Ecco, questo per lui era San Marino". 

Citata l'orazione pronunciata da Spadolini il 1° aprile 1989 per l'insediamento della Reggenza, in qualità di Presidente del Senato. E quel discorso preparato “con le sue ultime energie” per le celebrazioni, il 30 settembre 1994, del Centenario di Palazzo Pubblico. Non fece in tempo a pronunciarlo personalmente – si spense il 4 agosto dello stesso anno – ma figura tra le perle del libro. Che “lascerà a tutti coloro che ne leggeranno le pagine, importanti spunti riflessione – osservano i Capitani Reggenti Matteo Rossi e Lorenzo Bugli – il messaggio e la testimonianza che Spadolini ha voluto lasciare – dicono - sono una preziosa eredità per la comunità sammarinese e un inno ai valori disinteressati che debbono essere difesi dai piccoli Stati”.

Nel video le interviste a Teodoro Lonfernini, Segretario di Stato per l'Istruzione e la Cultura e il Prof. Cosimo Ceccuti, Presidente Fondazione Spadolini Nuova Antologia. 





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