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Il "Labirinto" al CineConcordia è un rebus che diventa un enigma

Arriva anche in Repubblica la saga gialla dello scrittore e regista Donato Carrisi che porta al cinema L'UOMO DEL LABIRINTO capitolo della trilogia di Mila Vasquez protagonisti Dustin Hoffman e Toni Servillo

di Francesco Zingrillo
14 nov 2019
Il "Labirinto" al CineConcordia è un rebus che diventa un enigma
Il "Labirinto" al CineConcordia è un rebus che diventa un enigma

Mila (l'investigatrice) è il personaggio chiave di 3 libri e del film per l'equivoco che genera sul rapimento di Samantha Andretti avvenuto 15 anni prima. Detective Genko (Servillo) e la poliziotta Vasquez tengono col fiato sospeso i lettori (che sanno) e gli spettatori (che vedranno) nei risvolti oscuri della storia che continua... con un CARRISI così è indispensabile un altro film per spiegare cosa accade realmente alle donne coinvolte nelle 2 linee narrative parallele (storytelling). Senza rivelare alcunché ma per dare gli strumenti giusti agli avventori cinematografici non lettori bisogna sapere che il maniaco BUNNY (faccia da coniglio), il profiler Dottor Green e i “figli del buio” a loro volta scomparsi e segregati, hanno a che fare con una morbosa tradizione... Personaggi e interpreti (di livello) fanno il loro lavoro guidati dall'autore della “RAGAZZA NELLA NEBBIA” giocando con il pubblico tra atmosfere noir e ambientazioni poliziesche senza tempo (acqua, fumo, droghe e sedativi si confondono). L'UOMO DEL LABIRINTO è un rebus di celluloide da sciogliere in un enigma di carta patinata.

fz


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