Il Museo Guatelli (e Fondazione all'interno del Museo di Ozzano Taro) è un non contenitore di cose passate da cui ripartire e tornare... un giacimento di memorie che raccoglie gli sguardi di quelli che non ci sono più (ma hanno messo le mani sulle cose magari aggiustandole e facendole proprie per necessità [come le scarpe rotte risuolate, riutilizzate da figli e fratelli] formano il paesaggio guatelliano). Spazi museografici ricavati dalle rimesse di campagna, cascine e stalle come luoghi artistici del recupero, dove “mettere bene le cose”. Ettore Guatelli (1921-2000) amico di Attilio Bertolucci diventa maestro elementare grazie al poeta che lo prepara alla magistrale e condivide con lui anche attraverso il figlio regista Giuseppe “i 'racconti' delle cose materiali e degli antichi saperi”. Oggetti minimi, riusati e rattoppati, come la gente d campagna che nessuno ricorda più “un Louvre contadino, cattedrale gotica, di una civiltà inabissata” - testimonia Pietro Clemente.
fz